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Tutto esaurito per Natale: ristoranti pieni, sulle tavole capeggiano i piatti della tradizione

"La forchetta dei prezzi - spiega il presidente dei " Ristorantori " dell'Ascom Giorgio Borin - è piuttosto divaricata. Mediamente andiamo dai 40 ai 90 euro per persona vini compresi, anche se i 50 sono un prezzo che ritroviamo in diverse strutture"

Qualcuno sul proprio sito internet e su Facebook ha già messo il semaforo rosso: per Natale tutto esaurito! "In alcuni locali della città e della provincia c'è ancora qualche posto - commenta il presidente dei "Ristorantori Padovani" dell'Ascom, Giorgio Borin - ma magari fin che parliamo sono andati esauriti anche quelli". Segno tangibile che la situazione economica sta migliorando anche se, persino negli anni più bui di questa crisi che ha picchiato duro fin dal 2008, il Natale non ha mai tradito le attese.

LA FORCHETTA DEI PREZZI.

"Il pranzo di Natale al ristorante - continua Borin - è in qualche modo una tradizione alla quale numerose famiglie non sanno rinunciare ed i nostri locali, grazie alla cura dei particolari, "ricostruiscono" fedelmente l'ambiente familiare". Naturalmente ogni locale proporrà il suo menu e, soprattutto, avrà il suo controvalore. "La "forchetta" dei prezzi - precisa il presidente dei " Ristorantori " dell'Ascom - è piuttosto divaricata. Mediamente andiamo dai 40 ai 90 euro per persona vini compresi, anche se i 50 sono un prezzo che ritroviamo in diverse strutture. In linea di massima, comunque, possiamo dire che l'ampia offerta padovana può soddisfare qualsiasi tipologia di tasche, anche sotto i 40 euro e, ovviamente, anche sopra i 90".

IL MENÙ.

Ma cosa proporranno, per questo Natale i ristoranti del nostro territorio? "Gli amanti del vegano - conferma Borin - troveranno di che essere soddisfatti, ma rimarranno comunque una minoranza. Viceversa cappone, crudo, soppressa, tardivo trevigiano, sformati di funghi, tortelli magari col tartufo saranno in più di una lista sui tavoli. Altrettanto dicasi per il cotechino con l'immancabile purè e poi i bolliti, le tagliate con le patate al forno, gli animali della corte padovane (oche anatre e galline come da tradizione) e le verdure cotte. Per chi invece opterà per il pranzo di pesce, branzini, cappesante e gamberoni la faranno da padroni". Per quanto riguarda i dolci, fatti salvi panettoni e pandori che non possono mancare, c'è chi proporrà mousse di cioccolato del Madagascar, ma anche ananas caramellato e composizione di frutta fresca magari col gelato.

IL PRESIDENTE ASCOM.

"Fa piacere sentire che la ristorazione padovana sta registrando per Natale il tutto esaurito - commenta in chiusura il presidente dell'Ascom, Patrizio Bertin - ma direi che tutto il comparto commercio e turismo sta registrando un buon andamento e questo è un risultato che va ascritto da un lato alla professionalità dei colleghi e, dall'altro, ad un aumentato richiamo di Padova, delle terme, dei colli e delle città murate nei confronti di un turismo di qualità che merita di essere incentivato anche grazie ad una comunicazione mirata".

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