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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Noventa Padovana

Una sessantina di profughi all'hotel "Paradiso" di Noventa Padovana

Il prefetto Patrizia Impresa ha comunicato l'avvenuto accordo fra una cooperativa e il gestore di una struttura ricettiva del territorio comunale. Il sindaco Bisato: "Colpa del fronte del 'no', animato da Bitonci"

"Noventa Padovana è la prima vittima del mancato accordo tra i sindaci della provincia di Padova per l'accoglienza dei profughi". Ad affermarlo è Alessandro Bisato, primo cittadino di Noventa, alla notizia dell'arrivo, nel territorio comunale da lui amministrato, di un sessantina di migranti, che troveranno alloggio all'hotel Paradiso.

UNA SESSANTINA DI PROFUGHI A NOVENTA. "Il prefetto di Padova Patrizia Impresa ha comunicato l'avvenuto accordo fra una cooperativa e il gestore di una struttura ricettiva del territorio comunale che prevede l'accoglienza di un numero di persone ben oltre il rapporto con gli abitanti di 1 a mille previsto dalla bozza di accordo - spiega Bisato in un comunicato - la Prefettura detta la sua linea d'intervento, senza che l'amministrazione comunale possa obiettare, come è accaduto in molti Comuni, compresa la città capoluogo di Padova (che attualmente ospita più di 700 migranti)".

"LA COLPA È DI BITONCI". "Il fronte del 'no', animato dal sindaco di Padova Massimo Bitonci - ci tiene a sottolineare il primo cittadino di Noventa - ha demolito l'accordo che avrebbe consentito di condividere tra i 104 enti locali provinciali, equamente e senza criticità, l'accoglienza dei migranti. La politica ha fallito miseramente il suo ruolo sotto il peso della ricerca del consenso: i sindaci del 'no' - afferma - e quelli 'fermi alla finestra' hanno cancellato l'unica possibilità di decidere, l'unica possibilità di gestire l'emergenza piuttosto che subirla".

L'INCONTRO CON IL PREFETTO. "Il timore per il consenso futuro copre qualsiasi possibilità di ricercare soluzioni demandando, ad altri, il ruolo di decisore" continua Bisato, ritenendo l'arrivo dei migranti nel suo territorio una "conseguenza diretta" dell'ennesimo confronto-scontro avvenuto mercoledì in Prefettura, quando Patrizia Impresa aveva nuovamente chiamato i primi cittadini ad un accordo condiviso, che non c'è stato. il Prefetto era quindi stato categorico: sarebbe stata lei a decidere per tutti. E così è stato.

SICUREZZA E LAVORI UTILI AI PROFUGHI. "Il nostro ruolo di amministratori è chiamato ad affrontare responsabilmente e con rinnovato impegno la funzione di coordinamento della comunità, a garanzia e tutela di tutta la cittadinanza - conclude Bisato - garantiremo il massimo controllo rispetto alla sicurezza dei cittadini, promuovendo forme di coinvolgimento in lavori di utilità sociale delle persone ospitate". 

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