rotate-mobile
Padova da Vivere

Padova da Vivere

A cura di PadovaOggi

Tante idee per vivere Padova al meglio: segui il nostro blog per rimanere aggiornato sulle novità più interessanti su locali e ristoranti, attività all'aria aperta, shopping, eventi e sport. Per sfruttare al meglio il tuo tempo libero e... scoprire i piccoli tesori vicino a casa. Vuoi diventare protagonista del blog? Inviaci la tua segnalazione

Padova da Vivere

Il più quotato tra gli artisti italiani viventi è un padovano: Maurizio Cattelan

Maurizio Cattelan nasce a Padova il 21 settembre 1960. Inizia la sua carriera di artista a Forlì, negli anni ottanta, collaborando con alcuni artisti del luogo. Il debutto espositivo è nel 1991, alla galleria d'arte moderna di Bologna, dove presenta Stadium 1991, un lunghissimo tavolo da calcetto con ai due lati due schiere di giocatori, in cui i bianchi erano le riserve del Cesena e i neri degli operai senegalesi che lavoravano in Veneto.

Le sue opere combinano la scultura con la performance, ma spesso includono eventi di tipo "happening", azioni provocatorie, pezzi teatrali, testi-commento sui pannelli che accompagnano opere d'arte sue e non, articoli per testate. Con Paola Manfrin e Dominique Gonzalez-Foerster edita la rivista Permanent Food e, con Massimiliano Gioni e Ali Subtonick la rivista d'arte Charley. Collabora saltuariamente con la rivista d'arte contemporanea Flash Art. Nel settembre 2010 ha ideato col fotografo Pierpaolo Ferrari un altro progetto editoriale Toilet Paper. Vive e lavora tra Milano e New York.

Una delle sue massime:

Io non penso che abbia davvero importanza chi fa una cosa o chi la firma. Il contenuto e l’immagine sono importanti. Si tratta di diffondere contenuto, sia esso qualcosa che si dice, un’idea o un’immagine.
Alla fine, tutto appartiene a tutti.

Il percorso artistico di Maurizio Cattelan si muove nell'avanguardismo novecentesco, con un approccio critico.  Il tentativo di Cattelan è fondere insieme vita e arte, realtà e fantasia. Con il passare del tempo, le azioni di Cattelan diventano sempre più sensazionalistiche e mass-mediatiche. Lavori come A Perfect Day, o come Hollywood sono più affini, anche nei titoli, a certi format televisivi degli anni 1980 e 1990 che alla tradizione artistica. In entrambi i casi, l'effetto è quello di meraviglia e di spaesamento del prodotto mass-mediatico.

Le impressioni prodotte da Cattelan, avrebbero: "La stessa struttura delle candid camera televisive con in più, forse, il gusto per l'esagerazione di certi show di David Copperfield". Queste ed altre opere perseguono un intento avanguardistico: La nona ora ironizza sul capo spirituale di una grande religione, A Perfect Day maltratta un gallerista, La rivoluzione siamo noi prende in giro l'avanguardia stessa nella persona di uno dei suoi esponenti, Joseph Beuys, Him mette in ginocchio e con le mani giunte Adolf Hitler. Esprimendo questo intento avanguardistico in senso teatrale.

Cattelan applica le stesse modalità adottate da autori televisivi per attrarre il pubblico: espone, per esempio, La nona ora - statua di Giovanni Paolo II colpito da un meteorite - proprio in Polonia, paese di nascita del pontefice, alla Galleria Zachęta di Varsavia nel dicembre del 2001, nel mese del Natale. Anche l'esposizione di L.o.v.e. davanti alla sede della Borsa di Milano, suscita aspre polemiche e risonanza mediatica. Tuttavia, dopo un momento di sdegno, il sistema integra e fa propria l'opera, tanto che si decide di lasciarla sul posto per 40 anni.

Il 30 marzo 2004 gli è stata conferita una Laurea Honoris Causa in Sociologia dall’Università degli Studi di Trento. Nel 2008 Cattelan ha vinto il Premio alla Carriera (medaglia d'oro) della XV Quadriennale d'Arte di Roma. Il 25 ottobre 2013 Cattelan è stato insignito dall'Accademia di belle arti di Bologna del Premio Francesca Alinovi (da quell'edizione modificato in Premio Alinovi Daolio).

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il più quotato tra gli artisti italiani viventi è un padovano: Maurizio Cattelan

PadovaOggi è in caricamento